08/02/2025
A inizio febbraio abbiamo organizzato nella sede di CIURMA un laboratorio di fermentazione naturale con Sue, che ha condiviso con noi le sue conoscenze e le sua saggezza. La fermentazione è un processo nel quale alcuni microorganismi modificano la composizione chimica degli alimenti rendendoli più ricchi dal punto di vista nutrizionale e ottimi per la nostra salute. Negli ultimi anni si sta parlando molto di fermentazione grazie alla riscoperta e alla valorizzazione di pratiche molto comuni nella cucina orientale, ma il consumo di cibi e bevande fermentate era diffuso in passato praticamente ovunque. Oltre ai fermentati che conosciamo benissimo tutti, come il vino, la birra, lo yogurt, i formaggi o il lievito madre, ne esistono infatti moltissimi altri esempi.
È stato un pomeriggio entusiasmante in cui ognuno di noi ha potuto sperimentare e apprendere i passaggi fondamentali della fermentazione alimentare. Con Sue abbiamo tagliato, impastato e salato crauti e finocchi da far fermentare a secco e in salamoia. Abbiamo poi assaggiato alcune sue preparazioni, tra cui il kombucha, che si ottiene attraverso la fermentazione del tè a partire da una coltura simbiotica di batteri e lieviti chiamata SCOBY, e il ginger bug, un composto di zenzero, acqua e zucchero.
Al termine della giornata siamo tornati e tornate a casa non solo con i nostri preparati e nuove conoscenze, ma soprattutto con una maggiore consapevolezza di quel che significhi effettivamente ‘biodiversità’. Il concetto di biodiversità, infatti, non indica soltanto la varietà di ciò che possiamo vedere ad occhio nudo, come la flora e la fauna, ma si riferisce anche a batteri e microbi come quelli che intervengono nei processi fermentativi. È infatti stupefacente che nessun preparato fermentato avrà mai lo stesso sapore, perché ogni ambiente in cui avviene la fermentazione ha un microbioma unico, anche se gli ingredienti che impieghiamo sono per noi gli stessi! A tal proposito, Sue ci ha consigliato di posizionare i nostri contenitori con gli alimenti fermentati nel suolo perché la terra, oltre a una temperatura più stabile, contiene a sua volta microorganismi che interagiscono con quelli dei nostri preparati.
Seguiranno altri incontri, perciò restate aggiornat*
08/02/2025
A inizio febbraio abbiamo organizzato nella sede di CIURMA un laboratorio di fermentazione naturale con Sue, che ha condiviso con noi le sue conoscenze e le sua saggezza. La fermentazione è un processo nel quale alcuni microorganismi modificano la composizione chimica degli alimenti rendendoli più ricchi dal punto di vista nutrizionale e ottimi per la nostra salute. Negli ultimi anni si sta parlando molto di fermentazione grazie alla riscoperta e alla valorizzazione di pratiche molto comuni nella cucina orientale, ma il consumo di cibi e bevande fermentate era diffuso in passato praticamente ovunque. Oltre ai fermentati che conosciamo benissimo tutti, come il vino, la birra, lo yogurt, i formaggi o il lievito madre, ne esistono infatti moltissimi altri esempi.
È stato un pomeriggio entusiasmante in cui ognuno di noi ha potuto sperimentare e apprendere i passaggi fondamentali della fermentazione alimentare. Con Sue abbiamo tagliato, impastato e salato crauti e finocchi da far fermentare a secco e in salamoia. Abbiamo poi assaggiato alcune sue preparazioni, tra cui il kombucha, che si ottiene attraverso la fermentazione del tè a partire da una coltura simbiotica di batteri e lieviti chiamata SCOBY, e il ginger bug, un composto di zenzero, acqua e zucchero.
Al termine della giornata siamo tornati e tornate a casa non solo con i nostri preparati e nuove conoscenze, ma soprattutto con una maggiore consapevolezza di quel che significhi effettivamente ‘biodiversità’. Il concetto di biodiversità, infatti, non indica soltanto la varietà di ciò che possiamo vedere ad occhio nudo, come la flora e la fauna, ma si riferisce anche a batteri e microbi come quelli che intervengono nei processi fermentativi. È infatti stupefacente che nessun preparato fermentato avrà mai lo stesso sapore, perché ogni ambiente in cui avviene la fermentazione ha un microbioma unico, anche se gli ingredienti che impieghiamo sono per noi gli stessi! A tal proposito, Sue ci ha consigliato di posizionare i nostri contenitori con gli alimenti fermentati nel suolo perché la terra, oltre a una temperatura più stabile, contiene a sua volta microorganismi che interagiscono con quelli dei nostri preparati.
Seguiranno altri incontri, perciò restate aggiornat*